Sergio Maria Riggi: vi svelo tutto sugli agency nurses!


E’ da oltre tre anni un agency nurse, un infermiere freelance. Ha prestato servizio in oltre trenta differenti strutture ospedaliere, in tutta l’Inghilterra. E’ uno dei membri più conosciuti della comunità infermieristica italiana in UK. E’ un vulcano sempre in piena attività, abile conoscitore dei meccanismi della professione e della sanità britannica. Sono riuscito finalmente ad intervistarlo…

La prima domanda è essenziale, perché costituisce motivo di confusione anche tra i colleghi italiani che lavorano in UK: che differenza c’è tra un agency ed un bank nurse?

In effetti è una differenza che non è sempre così marcata all’esterno, perché tanto gli agency quanto i bank nurses colmano temporanee ed improvvise carenze di personale e si possono ricoprire, al tempo stesso, entrambi i ruoli. Tuttavia, essere agency significa lavorare come freelance puro, ovvero per una agenzia indipendente che fornisce personale ad un Trust, mentre l’impiego di personale bank può essere gestito sia da un soggetto terzo, sia da un ufficio di temporary staffing interno all’ospedale. Inoltre, dal momento che gli agency nurses sono meglio retribuiti dei bank nurses, chi è dipendente di un Trust può lavorarci come bank, ma non come agency, ovviamente per prevenire conflitti di interesse”.

Come sei entrato nel mondo degli agency nurses? Come si viene chiamati a coprire un turno di lavoro?

Sono approdato a questa realtà grazie ad un collega noto a tutti gli infermieri italiani nel Regno Unito, Fabrizio Benatti (fondatore ed amministratore della pagina Facebook “Infermieri italiani in UK”, n.d.A.), nel 2015, quando lui, appunto, lavorava come agency ed io ero ancora permanent staff presso l’ospedale di Peterborough. Mi resi conto che si veniva pagati molto meglio di un dipendente e decisi allora di presentare la mia prima application. Da allora sono “al soldo” di molte agenzie, come la Plan B, Your World, IT Medical, TNA e la Thornbury. Lavoro contemporaneamente per tutte loro, accettando incarichi ora dall’una, ora dall’altra, senza mai avere un rapporto di continuità con una sola, fatta eccezione per una parentesi di 9 mesi, in cui ho prestato servizio presso l’A&E del Croydon University Hospital. In oltre tre anni, ho girato oltre trenta strutture ospedaliere in tutta l’Inghilterra”.

Come opera l’incrocio tra la richiesta di personale temporaneo e la prestazione di disponibilità lavorativa dell’infermiere?

In genere, le agenzie dispongono di app o di sistemi di messaggistica istantanea, in cui mi informano della necessità di una struttura ospedaliera, con qualche giorno di anticipo rispetto al turno da coprire. Se accetto la proposta, fornisco la mia disponibilità rispondendo alla “chiamata” e poi mi presento in servizio il giorno concordato. Diversa è l’operatività della Thornbury, che è un’agenzia “out of framework”: in buona sostanza, si rivolgono ad essa i Trust per coprire turni di servizio last minute, quando ogni altra opzione è stata vagliata ed esaurita. Questo significa che le tariffe orarie offerte sono molto più elevate rispetto alla media degli ospedali inglesi (out of framework, appunto), ma la disponbilità deve essere fornita nell’arco di pochissime ore. La Thornbury dispone di una app con la quale localizza l’agency nurse nell’area del Trust che ha richiesto una copertura organica e sulla base della vicinanza alla struttura ospedaliera contatta gli infermieri potenzialmente disponibili. Le tariffe offerte possono essere negoziate e sono estremamente convenienti: un band 5 viene pagato come un locum doctor, ma ovviamente c’è una contropartita, che è data dalla disponibilità immediata. Per quanto riguarda improvvise indisponibilità, posso incorrere in problemi solo nel caso di ripetute cancellazioni o mancate presentazioni sul luogo di lavoro. Potrei allora, in tal caso, essere bannato da una determinata unità, Trust od agenzia, mentre nessuna contestazione mi verrà sollevata se rifiuto in partenza la proposta lavorativa”.

Come si viene pagati dalle agencies? Conviene aprire una Ltd? Si sente parlare molto, inoltre, delle umbrella companies: in cosa consistono?

Aprire una Ltd non è più conveniente, dall’introduzione, ad Aprile 2017, di una  nuova regolamentazione fiscale per le Ltd nel Regno Unito. In genere, l’ospedale versa all’agency una retribuzione lorda e ques’ultima provvede a operare le detrazioni previste per legge. Nell’ipotesi in cui, come nel mio caso, si svolga la propria attività per differenti agencies, converrà allora rivolgersi ad una umbrella company, che si occuperà della gestione dei servizi di payroll (busta paga), detraendo ovviamente una commissione. Bisogna prestare attenzione a queste società, perché molte forniscono servizi non necessari, ma costosi ed attuano degli schemi di retribuzione piuttosto complessi, che includono l’ospedale, l’agency e l’umbrella company, secondo una catena in cui, alla fine, per pagare i servizi resi da tutti i soggetti coinvolti, l’infermiere si ritrova ben poco in tasca. Io ho puntato all’essenziale e, dopo alcune ricerche su Internet, ho stipulato un contratto con la JSA, che provvede esclusivamente a gestire il mio payroll e mi fornisce un’assicurazione di responsabilità civile per danni a terzi, per poche sterline l’anno”.

Come fa un agency nurse a seguire e completare i vari training, mandatory e non, previsti per svolgere la propria attività?

Premetto che, ovviamente, non è previsto nessun affiancamento da parte della struttura ospedaliera. Nel momento in cui mi presento in reparto (io lavoro prevalentemente in A&E), devo già essere operativo. Buona parte dei moduli di training che svolgo sono online e li completo attraverso le agencies con cui sono impiegato. Logicamente, prestando i miei servizi per diverse società ed in svariate strutture ospedaliere, per non incappare nella seccatura di dover ripetere gli stessi corsi, attraverso una società denominata “Healthcare business”, che organizza molti tranining per gli agency nurses, posso stampare, con 10£, una certificazione che attesta i corsi completati. Si tratta di una sorta di passepartout, che posso produrre al manager nel momento in cui mi presento in turno”.

Quali “tips and tricks” ti sentiresti di dare ad un collega che si reca a coprire un turno di servizio come agency?

In primo luogo, gli consiglio di andare ad acquistare un paio di pantaloni blu navy, economici, robusti e pieni di tasche. Le agenzie forniscono in genere solo il top della divisa. Quando si arriva in una struttura ospedaliera che non si conosce, poi, è impossibile conoscere tutte le policies: meglio darsi un’occhiata intorno, per localizzare i cupboards con i medicinali, la disposizione delle stanze, il carrello delle emergenze, insomma tutti I presidi necessari per svolgere la propria attività immediatamente e con ritmi rapidi. In genere, quando si copre il primo turno di lavoro in un nuovo reparto capita che il/la manager ti mostrino le stanze, i cubicles e le uscite di emergenza, magari facendoti anche firmare un foglio per attestare la “presa visione”, ma ciò non sempre avviene e comunque non è sufficiente per orientarsi, quindi meglio farsi un giro dell’unità in autonomia. Per il resto, i meccanismi operativi sono gli stessi dappertutto. Suggerisco poi di acquistare un’automobile per spostarsi in città diverse, ma anche così, potrebbe essere necessario pernottare una o più notti nella sede di lavoro temporanea. Bisogna allora avere l’accortezza di prenotare in tempo un Airbnb, un bed&breakfast o, meglio ancora, di contrattare per avere l’assegnazione di una camera nell’accommodation ospedaliera. Soprattutto ai fini della revalidation, infine, svelo un piccolo segreto: al termine del turno di servizio, richiedo sempre una piccola reference dal manager, per attestare che ho svolto con profitto la mia attività”.

Un’ultima domanda: a chi suggeriresti di lavorare come agency nurse?

Di sicuro non ad un newbie, ad un infermiere che si è da poco trasferito nel Regno Unito. Bisogna conoscere bene le modalità operative ed organizzative dell’assistenza infermieristica in questo Paese, quindi è sempre opportuno iniziare come permanent, cioè come personale dipendente a tempo indeterminato, svolgere uno o più incarichi come bank od agency e poi entrare definitivamente nel mondo agency. Da quando ho preso questa decisione, tuttavia, mi sento di aver trovato una dimensione lavorativa decisamente più tranquilla, poiché, ad esempio, sono esentato da tutti i noiosi check (come quello dell’emergency trolley) che invece spettano al personale permanent; in più, se trovo un reparto troppo stressante o disorganizzato, non esito a rifiutare successive offerte di lavoro, che comunque qui, in UK, decisamente abbondano per tutti gli agency, nonostante i tentativi dell’NHS di ridurre il ricorso a questa tipologia di personale temporaneo”.

Luigi D’Onofrio

Italian Nurses Society

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