Piccola guida su come sopravvivere alla revalidation.

Per poter lavorare come Nurses (band 5 ed oltre) in UK, occorre essere Registered, ovvero ottenere e mantenere il PIN number, il numero che attesta l’iscrizione al Nursing and Midwives Council (NMC). L’NMC è l’organo regolatore per le professioni infermieristiche e ostetriche nel Regno Unito.

Scopo principale del Council è quello di garantire la sicurezza dei cittadini, stabilendo standard minimi di professionalità, condotta e competenza, cui i professionisti sanitari qualificati devono attenersi, per continuare ad esercitare la delicata arte del nursing o della midwifery (ostetricia). Mantenere il PIN number, quindi la possibilità di continuare ad esercitare la professione, è un vero e proprio lavoro, che richiede cura ed attenzione. Basta il minimo errore, oppure una documentazione poco accurata che può far sospettare un errore, per essere deferiti all’NMC e ritrovarsi a doversi difendere e provare le nostre effettive competenze, per poter continuare ad esercitare la professione.

Parte di questo lavoro include la temuta revalidation.

La revalidation venne introdotta nell’Aprile 2016, a seguito dello scandalo del Mid Staffordshire NHS Foundation Trust. Per chi non lo sapesse, si tratta di uno dei più grandi scandali legati alla malasanità che l’NHS abbia affrontato. In un piccolo ospedale di provincia, lo Stafford Hospital, la cattiva gestione, dovuta a tagli selvaggi ed una totale assenza di controlli portò alla morte di un numero di pazienti stimato fra 400 e 1200, a causa della scarsa qualità delle cure fornite. L’indagine pubblica che ne seguì rivelò una realtà orripilante, fatta di carenze croniche e negligenze continue. Il risultato di quest’indagine pubblica, il Francis Report, ha cambiato profondamente il volto dell’NHS, per far sì che casi come questo non accadano mai più.

Alcuni cambiamenti introdotti dal Francis Report sono stati l’istituzione della Care Quality Commission; il Duty of Candour, che prescrive il dovere di rivelare ai pazienti quando si commettono errori; campagne contro il bossing ed il mobbing all’interno dell’NHS; l’introduzione di indicatori qualitativi delle competenze di un Trust; la revisione del codice etico dell’NMC ed appunto l’introduzione della revalidation, come strumento per garantire che i professionisti siano sempre aggiornati, competenti, in linea con il codice deontologico ed in generale “fit to practice“, ovvero idonei a svolgere quelle che sono due tra le professioni più belle, complesse e delicate che ci possano essere.

Cosa richiede la revalidation?

La revalidation ha scadenza triennale. Il procedimento è chiaramente spiegato (anche con esempi) su http://revalidation.nmc.org.uk. La procedura deve essere completata entro il primo giorno del mese in cui è previsto il rinnovo dell’iscrizione all’NMC. La mancata submission, ovvero l’invio, della documentazione utile entro questa scadenza, comporta l’automatica ed immediata cancellazione dal Registro.

I criteri per il superamento della revalidation prevedono:

  • l’aver lavorato come professionisti per almeno 450 ore (900 se ci si rivalida sia come nurse che come midwife) nel triennio;
  • l’aver partecipato a corsi di aggiornamento (i Continuing Professional Development – CPD – si ottengono sia con induction, study days e corsi online, che con la partecipazione a conferenze e moduli universitari, ad esempio) per un totale di 35 ore nel triennio, di cui 20 in presenza;
  • fornire cinque feedback relativi alla nostra pratica (possono essere positivi o negativi);
  • completare cinquereflective accounts”, ovvero brevi temi, che dovranno essere relativi ad eventi di pratica significativi, collegabili sia ai feedback che ai CPD, oppure ad uno o più valori professionali stabiliti dal codice. Ad esempio, si può scrivere un reflective account legato ad uno study day che ha migliorato la nostra pratica. L’importante è che gli eventi siano significativi.

A queste attività, seguono:

  • una reflective discussion (che verrà documentata per iscritto) con il confirmer, in genere il vostro line manager (anche se non è indispensabile che lo sia: potrebbe essere un qualunque collega, l’NMC non prevede nemmeno che debba essere una persona iscritta al Registro);
  • la compilazione di una Health and Character declaration, in cui occorre dichiarare se si è stati accusati o condannati per crimini, oppure se la propria fitness to practice è stata messa in dubbio.
  • Occorre infine dichiarare che si sta praticando la professione sotto un “indemnity arrangement”, ovvero un’assicurazione professionale. Le maggiori Union – i sindacati – provvedono automaticamente a fornire l’assicurazione per colpa professionale, al momento dell’iscrizione. Lo stesso tipo di copertura è garantita dai Trust NHS per i propri dipendenti.

Tutte le precedenti dichiarazioni devono essere inviate online, a partire da 60 giorni prima della scadenza. Conservate copia cartacea o su file dei moduli che avete compilato. Non dovete inviarli, ma sarà necessario mostrarli all’NMC, nell’ansiogena ipotesi di un’ispezione (verification), che vi verrà comunicata (se siete stati selezionati) entro 24 ore dalla submission.

Le informazioni richieste dall’NMC in caso di verification.

Anche gli infermieri che lavorano overseas (compresi gli Italiani che rientrano in Patria, ma continuano a pagare l’iscrizione all’NMC!) possono completare con successo una revalidation: l’importante è che chiamino un confirmer e che il portfolio con la documentazione attestante il conseguimento dei CPD, i feedback, ecc. sia in inglese (ovviamente).

Sembra complicato?
Lo è decisamente, se ci si riduce all’ultimo minuto.

Potete trovare i moduli per la revalidation qui: http://revalidation.nmc.org.uk/download-resources/forms-and-templates/index.html , con tanto di template di esempio su come riempirli. Ci sono anche case studies. Personalmente non li ho trovati utili, ma sono comunque una risorsa.

Una guida completa alla revalidation è invece scaricabile qui: http://www.nmc.org.uk/globalassets/sitedocuments/revalidation/how-to-revalidate-booklet.pdf

I CONSIGLI DEI TUTOR .

La maggioranza dei Tutor di INS, me stessa inclusa, ha già superato una revalidation. Quindi ne abbiamo discusso insieme, per stabilire un elenco di piccoli trucchi che vi permetteranno di superare questa importante tappa della vostra carriera in UK senza stress.

NON RIDUCETEVI ALL’ULTIMO MINUTO.

Iniziate a preparare la revalidation almeno qualche mese prima, onde evitare corse affannose dell’ultimo minuto.

Tempistica ideale per prepararsi alla revalidation, secondo l’NMC.

TENETE TRACCIA DEI VOSTRI STUDY DAYS/INDUCTION/CONFERENZE.

Ricordarsi e ricostruire la vostra partecipazione a questo o quello study day può essere difficile; è ancora più complicato se avete una posizione senior o specialistica, in cui solitamente gli study days li tenete voi in qualità di relatori e vi aggiornate presso conferenze od eventi/corsi universitari. Conservare il programma di study days/conferenze od i certificati di corsi online, in cui è evideziata la data di completamento, vi risparmierà un sacco di fatica.

SE POSSIBILE, CREATEVI UN PORTFOLIO POCO PER VOLTA.

Avete ricevuto un feedback positivo? Avete partecipato ad uno study day che ha influenzato profondamente la vostra qualità di cura? Siete stati protagonisti di un episodio, positivo o negativo, da cui trarre una fondamentale lezione per la vostra pratica? Scrivetelo subito, in modo che, al momento della Revalidation, avrete già tutto pronto, con poco sforzo.

CONSIDERATELA COME UN MOMENTO PER STENDERE UN BILANCIO.

In tre anni possono succedere molte cose. Quando ho ricevuto il mio PIN ero una pre-registered Staff Nurse che lavorava come band 3 in un reparto di Endocrinologia, in un ospedale di media grandezza. Al momento della mia Revalidation avevo appena iniziato il mio attuale training job come band 6 Diabetes Clinical Nurse Specialist. Nel mezzo, due anni in una AMU, un trasloco a Londra e tante lezioni apprese. La revalidation, se presa come un “tick the boxes” per ottenere nuovamente il PIN, può essere una seccatura infinita, altrimenti può rappresentare un buon momento per rivedere il proprio percorso e tirare un po’ di somme. Vedetela come una buona occasione per cercare di capire dove vogliamo che ci porti il futuro e quali sono i nostri obiettivi di carriera.

Speriamo che questo articolo vi sia utile per la vostra revalidation; sentitevi liberi di fare domande al riguardo, oppure di condividere la vostra esperienza, ed eventuali consigli, nei commenti!

Erika Nelli

Italian Nurses Society

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