Scozia, il Parlamento approva la legislazione sul safe staffing.

Con il voto unanime del Parlamento di Edimburgo, anche la Scozia ha approvato, la scorsa settimana, una legislazione che introduce parametri vincolanti, finalizzati a garantire livelli adeguati e sicuri di personale (safe staffing) nei servizi sanitari e di assistenza sociale.
La Health and Social Care (Staffing) Bill è la prima legislazione, nel Regno Unito, che pianifica i carichi di lavoro e i livelli organici a livello multidisciplinare, comprendendo non solo i servizi sanitari, ma anche quelli sociali, laddove la normativa sul safe staffing gallese, prima in Europa ad essere adottata (nel 2016), faceva riferimento solo al personale infermieristico.

La nuova legge si tradurrà in cure di alta qualità e risultati migliori per una vasta utenza. Integra inoltre disposizioni volte a rendere trasparenti le decisioni relative allo staffing, a tutti i livelli. I membri dello staff, coinvolti nella individuazione di esigenze immediate di personale, riceveranno inoltre una formazione adeguata, che li aiuterà a prendere decisioni in modo efficace.

Nelle dichiarazioni rese dopo il voto, il Segretario alla Salute scozzese, Jeane Freeman, ha dichiarato:
“Questo è un progetto di legge importante, che promuoverà livelli organici sicuri in tutto il nostro NHS e nei i servizi di assistenza sociale e, nel fare ciò, migliorerà l’esperienza del paziente. Garantirà infatti che le persone giuste, con le giuste competenze, siano nel posto giusto al momento giusto.
Essere aperti sulle decisioni in materia di personale consente al management di allocare il personale in modo efficiente ed efficace. Auspico che tutto il personale si senta coinvolto ed informato sulle decisioni relative alle esigenze di forza lavoro e si senta sicuro di sollevare eventuali preoccupazioni, in merito ai livelli presenti nel proprio posto di lavoro”.

Immagine del Parlamento scozzese.

La Health and Social Care (Staffing) Bill è stata presentata al Parlamento di Edimburgo il 23 Maggio scorso. Nella realizzazione del progetto di legge, un ruolo chiave è stato svolto dal “The Nursing and Midwifery Workload and Workforce Planning Programme“, che ha collaborato con l’NHS Scotland per diversi anni, allo scopo di sviluppare una suite di strumenti innovativi di pianificazione del carico di lavoro.

Tali strumenti ricorrono a rigorose analisi statistiche, per calcolare il numero di infermieri od ostetriche raccomandati per un determinato carico di lavoro e sono stati testati estensivamente attraverso il servizio sanitario scozzese, prima di essere validati.
Un importante contributo è stato poi fornito dal Royal College of Nursing, il mastodontico sindacato infermieristico britannico, che sta conducendo iniziative per l’adozione di simili normative anche in Inghilterra ed Irlanda del Nord.

Theresa Fyffe, director dell’RCN in Scozia, ha salutato positivamente l’entrata in vigore del Bill, affermando: “Con questa legislazione, il Governo scozzese ha definito precise aspettative nel conseguimento di standard assistenziali ed ha individuato le responsabilità, nel garantire adeguati livelli organici. Nei prossimi mesi continueremo il nostro lavoro di supporto, per lo sviluppo di una guida operativa e dei piani per l’implementazione della normativa”.

Tuttavia, la Fyffe ha aggiunto che la nuova legge, da sola, non risolverà il problema delle carenze infermieristiche, da cui la Scozia è afflitta:” Abbiamo bisogno di un cambio di mentalità e di finanziare programmi di pianificazione a lungo termine della forza lavoro, che ci permettano di avere il giusto numero di infermieri per soddisfare la futura domanda“.

I suoi commenti hanno trovato eco in altri leader politici, che hanno ammonito sul fatto che la legislazione sul safe staffing non può essere vista come la “panacea di tutti i mali“.

Resta ora da osservare come la Scozia applicherà la disciplina e quali saranno gli outcomes sulle decisioni relative ai livelli organici: in particolar modo, se la necessità di rispettare le stringenti disposizioni normative costringerà anche gli ospedali scozzesi, dopo quelli gallesi, ad aumentare smodatamente il ricorso agli agency nurses, ovvero al personale infermieristico interinale.

Luigi D’Onofrio

Italian Nurses Society

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